Indigeno Trebbiano Chiesa del Carmine 2020

MARZO 2023, VINO DEL MESE #55:

... INDIGENO TREBBIANO 2020 CHIESA DEL CARMINE

Per gli Enoesploratori della Società dei Cavatappi Incrociati a marzo 2023 è già primavera: si va nelle dolci colline attorno a Perugia a scoprire il potenziale di questa zona, espresso magistralmente dalla cantina Chiesa del Carmine. Punta di diamante, l’Indigeno Trebbiano firmato Giovanni Dubini.

La cantina Chiesa del Carmine è un progetto relativamente recente di riconquista di un territorio negletto, che oltre alla produzione di vino da vigneti biologici punta al recupero e alla promozione di varietà locali e tradizionali.

 

Indigeno Trebbiano e Trebbiano Spoletino: bottiglie a confronto 

≈ CHE COS’È L’INDIGENO TREBBIANO 2020

Indigeno Trebbiano di Chiesa del Carmine è un bianco fresco, vinificato in acciaio, ottenuto da uve della varietà nota anche come Trebbiano Spolentino.

Poiché è prodotto al di fuori della DOC Spoleto, dalla vendemmia 2019 deve riportare in etichetta un nome di fantasia.

 

COS’È IL TREBBIANO SPOLETINO

Il Trebbiano Spoletino è un vitigno a bacca bianca quasi certamente originario dell’area di Trevi, nei pressi di Spoleto, dove tuttora è concentrato il grosso della (contenutissima) produzione.

È un vitigno dal grande potenziale qualitativo, capace di dare vini concentrati e longevi.

Caratterizzato da un’ottima acidità, il Trebbiano Spoletino è adatto pertanto anche alla produzione di vini spumanti e dolci.

 

Il vitigno è consentito in diverse DOC dell’Umbria, ma solo nella nativa Spoleto il vino da esso ottenuto può recare il nome di Trebbiano Spoletino in etichetta (a scapito della popolarità della varietà, per la quale non è stato scelto un nome univoco da usare nelle altre DOC umbre).

Chiesa del Carmine, cantina di marzo 2023 del wine club

≈ CHI PRODUCE QUESTO INDIGENO TREBBIANO 2020 (CANTINA CHIESA DEL CARMINE IN FRAZIONE LA BRUNA, UMBRIA)

Per ottemperare al divieto di indicare in etichetta la dicitura “Trebbiano Spoletino”, la cantina Chiesa del Carmine ha scelto, allora, il nome “Indigeno Trebbiano”.

Il vino del mese numero 55 del nostro wine club, infatti, è prodotto da una cantina che ha sede a La Bruna, una frazione di Perugia.

Siamo sempre in Umbria, ma siamo ben lontani da Spoleto!

LA CANTINA CHIESA DEL CARMINE

Di fondazione relativamente recente, la cantina Chiesa del Carmine è il progetto di una coppia di Inglesi benestanti che, innamoratisi della bellezza del paesaggio umbro e compreso il potenziale vinicolo della zona, hanno investito nel recupero e nella valorizzazione di quella porzione di territorio.

Abbiamo spesso definito Chiesa del Carmina una riconquista.

La chiesetta dell’undicesimo secolo che oggi è diventata il simbolo della proprietà era ridotta a un rudere, e rovi e vegetazione spontanea occupavano i vigneti, in parte già presenti, ma abbandonati.

Lo scopo di Chiesa del Carmine è produrre vini di qualità nel rispetto di ciò che sarebbe più corretto definire “terroir”, anziché solo “ambiente”: vini, cioè, ottenuti da uve coltivate in regime biologico e che rinnovano la tradizione enologica della zona, valorizzando uve autoctone - anzi, indigene! -, come lo Spoletino e il Sagrantino, e tradizionali come il Sangiovese e il Merlot.

L'interno di Chiesa del Carmine, cantina produttrice del vino del mese del wine club, Indigeno Trebbiano

≈ COM’È L’INDIGENO TREBBIANO 2020 DI CHIESA DEL CARMINE

Fresco, composto e concentrato; pronto, ma con un ottimo potenziale davanti.

L’enologo a cui si affida Chiesa del Carmine è il noto Giovanni Dubini, proprietario della cantina Palazzone, dove produce vini di Orvieto fra i più apprezzati.

Lo stile è elegante e il vino, pur essendo vinificato solo in acciaio, è relativamente complesso, evidentemente longevo e destinato ad arricchirsi di terziari prolungando l’affinamento in bottiglia.

 

≈ QUANDO STAPPIAMO L’INDIGENO TREBBIANO 202 DI CHIESA DEL CARMINE

Da adesso a fra, almeno, cinque anni (2028), per essere prudenti.

Finché è giovane è ottimo anche d’estate a temperatura bassa, ma è con qualche grado in più che si apprezzano le sue finezza e complessità.

Per questo, è un bianco perfetto per essere consumato anche nei mesi freddi, con pietanze relativamente sostanziose, come le carni bianche, il maiale e i primi dalla texture cremosa (meglio senza pomodoro).

 

≈ DOVE SI PUÒ TROVARE L’INDIGENO TREBBIANO 2020 DI CHIESA DEL CARMINE

I membri della Società dei Cavatappi Incrociati lo hanno ricevuto nella selezione di marzo 2023 (la numero 55!); chi non era abbonato o ne vuole ancora, trova l’Indigeno Trebbiano 2020 sullo store online di Enoteca Adriatica, insieme ad altri vini di Chiesa del Carmine.

Ai soci del wine club sono riservati sconti particolari, a seconda del tipo di abbonamento scelto (siamo sempre a disposizione, se ci sono dubbi).

 

LA DEGUSTAZIONE IN DIRETTA DELL’INDIGENO TREBBIANO 2020 DI CHIESA DEL CARMINE 

Come sempre, la diretta è salvata fra i video del profilo instagram @winewhale, liberamente accessibile.

 

 

SCOPRI LE CATEGORIE DEL BLOG

Categories

P.IVA 01273640324
REA TS - 137604
linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram