SEQUOIA 2020, CHÂTEAU CARBONNEAU

FEBBRAIO 2024, VINO DEL MESE #66:

…SEQUOIA 2020, CHÂTEAU CARBONNEAU

C’è molto Merlot, nella selezione di febbraio 2024 del nostro wine club, ma non solo! Anche il Sequoia 2020 di Château Carbonneau - vino del mese n. 66! - lo vede protagonista.
Questo febbraio spaziamo dalla regione di Bordeaux alla Slovenia per confrontare le espressioni di questo e altri vitigni a bacca nera e gli stili produttivi più tipici.

Nella selezione n.66, gli Enoesploratori da salotto della Società dei Cavatappi Incrociati hanno trovato: Merlot 2015 Derenda, il “garagista” del Kras; Côtes du Rhône Les Garrigues 2020, Domaine de la Janasse, per confrontare lo stile di un’altra iconica regione di blend rossi; Pur Jus 2020 di Château Carbonneau, che è un Merlot prodotto in acciaio con solo il 10% di Malbec, e il già citato Sequoia 2020, il classico ed elegante blend bordolese grazie al quale scopriamo la regione.

Sequoia 2020 Château Carbonneau, vino del mese n.66 del wine club La Società dei Cavatappi Incrociati

≈ CHE COS’È IL SEQUOIA 2020 DI CHÂTEAU CARBONNEAU

È un vino rosso secco prodotto da un tipico blend bordolese.

L’annata 2020 è così composta: 62% Merlot, 25% Cabernet Franc, 13% Cabernet Sauvignon.

È prodotto da Château Carbonneau, una cantina con una impostazione insolita per Bordeaux: produce, infatti, con le uve coltivate nei vigneti di proprietà.

Se la regione vinicola di Bordeaux è celeberrima, l’AOC specifica da cui proviene Château Carbonneau è meno famosa, ma non per questo incapace di regalare piccole-grandi chicche, come il Sequoia: siamo in Côtes de Bordeaux Sainte-Foy.

È un rosso intenso ed equilibrato, con ottime complessità e persistenza, e un bouquet elegante di frutta scura che rimanda subito allo stile bordolese.

 

QUALI E COME SONO I VITIGNI DELLA REGIONE DI BORDEAUX

 

Il bordolese è la zona vinicola numero uno al mondo nella produzione di vini rossi.

La Borgogna rivaleggia per prestigio e vince mediamente in qualità, ma la produzione di Bordeaux è di molto superiore per quantità.

Molti ettolitri prodotti in questa porzione di Francia sono di qualità mediocre, se non scadente, e godono della luce riflessa dell’appellazione, in cui troviamo anche alcuni dei più pregiati vini del mondo.

Tutti – comprese le virtuose vie di mezzo – sono prodotti con una manciata di varietà, praticamente sempre in blend.

I vitigni di Bordeaux sono Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Malbec e Petit Verdot, per quanto riguarda le varietà a bacca nera, e Sauvignon Blanc, Sémillon e Muscadelle, per quanto riguarda i bianchi.

Il mutevole clima marittimo della regione ha storicamente imposto la diffusione di più varietà, che si concentrano, poi, maggiormente, dove meglio crescono: il Cabernet Sauvignon nei più caldi, rinomati comuni del Médoc, Cabernet Franc e Merlot nei vigneti più freddi della riva destra, e i bianchi fra i due fiumi e nella parte orientale della riva sinistra, dove danno origine a grandi muffati.

Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc sono le principali uve a bacca nera, che compongono il classico “Bordeaux blend” o “taglio bordolese”.

Il Merlot è una varietà diffusa in tutto il mondo per la sua capacità di adattarsi a diverse condizioni di allevamento. Resiste piuttosto bene al freddo e può essere coltivata anche in terreni argillosi.
Ha sentori generalmente descritti come di prugna, più o meno scura e matura a seconda del clima, di balsamico/mentolato e di tabacco, se affinato in botte.

Il Cabernet Sauvignon è, anch’esso, diffuso in tutto il mondo, sebbene sia meno adattabile dal punto di vista colturale (matura meno facilmente, è più sensibile al freddo e alle muffe).
Nei casi migliori, dà vini di grande concentrazione e dalla fitta trama tannica, con una marcata acidità che ne accresce il potenziale di invecchiamento. Ha sentori di frutta scura e, spesso, un certo tratto erbaceo.

Il Cabernet Franc è il più resistente al freddo, tanto da essere coltivato anche in zone ostili a quasi tutte le altre varietà, come certe regioni del Canada e della Cina. Richiede, tuttavia, buone esposizioni per maturare appieno e presenta praticamente sempre una nota vegetale (tipicamente di geranio) fra i suoi aromi, che diventa sgraziata se le uve mancano di concentrazione e maturità. Non è così in Bordeaux, dove in genere prevalgono le note di frutti rossi freschi.

Partecipano talvolta, e in misura minore, al taglio bordolese anche:

Malbec, varietà principale in Cahors, nel sudovest della Francia, che dà vini colorati e tannici, dai sentori di frutta nera matura (specialmente mora) e fiori scuri.

Petit Verdot, vitigno concentrato soprattutto in Médoc, per via della maturazione tardiva e della predilezioni per le giaciture più calde e soleggiate, che fanno maturare anche i suoi abbondanti, ma generalmente eleganti, tannini.

Tratteremo al momento giusto le varietà di Bordeaux a bacca bianca.

 

≈ CHI PRODUCE SEQUOIA 2020 SCELTO COME VINO DEL MESE DEL WINE CLUB

CHÂTEAU CARBONNEAU in CÔ TES DE BORDEAUX SAINTE-FOY

Delle tante AOC della regione bordolese, Côtes de Bordeaux Sainte-Foy non è certo la più famosa.

Si trova all'estremità est della sotto-regione comunemente chiamata Entre-deux-Mers, cioè quella compresa fra Dordogna e Garonna, prima che confluiscano (da non confondersi con l'omonima AOC, che rappresenta solo una parte della sotto-regione, per quanto maggioritaria).

Qui il clima è un po' più continentale e il tempo meno imprevedibile che sulla costa, per quanto l'ambiente di allevamento sia più freddo.

La cantina - anzi, la tenuta - nasce dal romantico incontro fra Wilfred e Jacqui, l'erede della proprietà e una sorta di lontanissima parente in visita dalla Nuova Zelanda. Dopo il matrimonio e alcuni anni vissuti insieme a Christchurch, la coppia torna nel bordolese per fondare una cantina.

Oggi partecipano alla conduzione anche i figli della coppia, dando vita a una realtà produttiva insolita per la regione di Bordeaux.

Non solo la produzione agronomica è in conversione al biodinamico, ma i vini sono prodotti esclusivamente con le uve coltivate nei 23 ettari di proprietà.

 

≈ COM’È SEQUOIA 2020 DI CHÂTEAU CARBONNEAU

Un Bordeaux come te lo aspetti.

È un vino di buona struttura, ma non massiccio né opulento, anzi si apprezza di più per compostezza e profondità.

È piuttosto complesso, grazie all'affinamento in botte e all'impiego di tre vitigni (questa annata è composta, per l'esattezza, da Merlot per il 62%, quindi dal 25% di Cabernet Franc e dal 13% di Cabernet Sauvignon).

Il bouquet è quello classico del taglio bordolese – frutti di bosco, erbe aromatiche, spezie - e tale è la sensazione in bocca, di ottimo equilibrio fra freschezza e struttura, con tannini eleganti e levigati.

 

≈ QUANDO STAPPIAMO IL SEQUOIA 2020 DI CHÂTEAU CARBONNEAU

Entro altri tre/quattro anni.

Probabilmente siamo eccessivamente prudenti e, se accuratamente conservato, il vino non dovrebbe avere problemi a raggiungere il 2030, tuttavia è attualmente pronto e supponiamo che possa raggiungere il massimo dell'evoluzione attorno al 2027.

 

≈ DOVE SI PUÒ TROVARE IL SEQUOIA 2020 DI CHÂTEAU CARBONNEAU

Anche il Sequoia 2020 di Château Carbonneau è un'importazione diretta di Enoteca Adriatica, che lo distribuisce in Italia.

Chi non fa parte della Società dei Cavatappi Incrociati o non era abbonato al wine club quando abbiamo inviato la selezione n. 66, che lo conteneva, può ancora acquistare il Sequoia 2020 di Château Carbonneau direttamente da Enoteca  Adriatica, cliccando qui.

Fai parte della Società dei Cavatappi Incrociati e vuoi ancora qualche bottiglia di Sequoia 2020 di Château Carbonneau?
Ricorda che ai soci del wine club sono riservati sconti particolari, a seconda del tipo di abbonamento scelto. Contattaci sempre prima di acquistare!

 

LA DEGUSTAZIONE IN DIRETTA DI SEQUOIA 2020 DI CHÂTEAU CARBONNEAU

Nel febbraio del 2024, quando il Sequoia di Carbonneu è stato il vino del mese della Società dei Cavatappi Incrociati, Instagram non consentiva di mostrare le immagini della propria gallery durante le dirette, così i soci del nostro wine club si sono incontrati su Meet per degustarlo insieme durante la diretta.

Non è stato possibile, purtroppo, registrare il webinar.

 

 

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